400 Drops
Intervista con la crew di graffiti 400 Drops:
Il ruolo dell’arte urbana è fondamentale per trasmettere messaggi positivi e propositivi, di cambiamento e senso di appartenenza a una società che per migliorare ha bisogno dell’attenzione di ognuno di noi. Siamo in un momento molto critico per il nostro pianeta e per la vita su di esso ed è sempre più importante sensibilizzare le persone e le nuove generazioni alla collaborazione reciproca, alla parità sociale e al rispetto e alla tutela del pianeta.
4 artisti, 400 drops. Potete dirci di più su chi siete, cosa fate e com’è nato il progetto?
400 drops-crew nasce nel 2020 in piena pandemia. Mentre il virus divideva le persone in tutto il mondo, ha permesso che altre 4 si unissero per creare una nuova crew. Il progetto è nato dall’esigenza di lavorare in gruppo e realizzare progetti di arte urbana di maggior rilievo e in città diverse.
Quali diverse abilità artistiche e tecniche apporta ognuno di voi?
Ogni elemento della crew ha le sue principali caratteristiche espressive. C’è chi lavora in stile realistico, chi in stile più illustrativo o grafico. Questo ci permette di spaziare in tutti gli stili, anche se siamo alla continua ricerca di una chiave stilistica che possa rappresentarci appieno.
Qual è il vostro modo di lavorare insieme come gruppo? Come vi approcciate ai nuovi progetti?
Non è semplice lavorare in gruppo e mettere insieme quattro modi di pensare diversi l’uno dall’altro. In generale, la progettazione varia a seconda della finalità dell’opera. Cerchiamo sempre di fare inizialmente uno studio sul territorio su cui operiamo e sulla sua storia.
In altri casi, se abbiamo un messaggio da trasmettere, studiamo il modo migliore per riuscire a riprodurlo in maniera semplice e diretta, comprensibile a tutti, senza cercare la critica diretta, ma camuffandola con un tono di ironia.
Da cosa siete influenzati? Quali sono le vostre fonti di ispirazione?
Ognuno di noi ha le proprie influenze e i propri metodi di ricerca e studio.
Non esiste una linea generale per trovare ispirazione, ogni input che il mondo ci dà può essere qualcosa di importante da tradurre su un muro. Crediamo che la vita quotidiana, la società, la storia, i sogni personali siano per noi sempre fonte di ispirazione.
Qual è la vostra visione dei graffiti e dell’arte urbana?
Il ruolo dell’arte urbana è fondamentale per trasmettere messaggi positivi e propositivi, di cambiamento e senso di appartenenza a una società che per migliorare ha bisogno dell’attenzione di ognuno di noi.
Siamo in un momento molto critico per il nostro pianeta e per la vita su di esso ed è sempre più importante sensibilizzare le persone e le nuove generazioni alla collaborazione reciproca, alla parità sociale e al rispetto e alla tutela del pianeta.
In un mondo dove ognuno è assorbito per la maggior parte del tempo dagli impegni e dallo stress quotidiano, la nostra figura diventa essenziale per creare una piccola parentesi riflessiva nelle persone di ogni età.
Come vi sentite riguardo alla tensione tra i graffiti e il mondo istituzionale o convenzionale?
Lavoriamo quotidianamente con le istituzioni, quindi non ci sentiamo di rappresentare questo tipo di conflittualità.
Come dicevamo prima, la collaborazione e la tolleranza giova a tutti e può portare solo a combattere la conflittualità.
Quel che più è importante è che l’arte non diventi mai strumento politico.
Non fate solo arte, siete anche attivi nell’organizzazione di eventi legati alla cultura hip-hop e all’arte urbana. In cosa consistono questi eventi?
400 drops è nata nel 2014 come collettivo attivo nell’organizzazione di eventi HIP-HOP e Urban Jam. La Jam è una situazione che convoglia ogni disciplina dell’HIP-HOP e nasce in strada nel modo più spontaneo.
Gli eventi organizzati da 400 drops consistevano proprio in questo.
La Jam prevede artisti che dipingono, battle di freestyle, break dance, il tutto contornato dagli skretch dei dj.
L’hip-hop e la cultura dei graffiti/arte urbana sono inseparabili?
Assolutamente sì. Il Graffitismo è una delle discipline dell’hip-hop.
La street art è un’evoluzione, una ramificazione dei Graffiti, ma comunque si rifà a un approccio con la società caratteristico della cultura hip-hop.
Che impatto pensate che i vostri progetti possano avere sui giovani – in generale e a livello individuale?
Crediamo molto nella possibilità di trasmettere determinati messaggi e comportamenti nei più giovani.
Vorremmo essere portavoce di un cambiamento collettivo che non può più tardare.
Vediamo che i ragazzi attraverso l’arte urbana e la pittura riescono ad essere più vicini e presenti nelle tematiche che affrontiamo e quindi nel modo di approcciarsi al mondo e ai problemi che dobbiamo affrontare a livello globale.
È molto poco, purtroppo, rispetto a quel che c’è da fare, ma è pur sempre qualcosa.
L’obiettivo non è cambiare il mondo, ma riuscire a cambiare il modo di vedere il mondo da parte di ogni singolo individuo. Ognuno di noi dovrebbe diventare il cambiamento che vuole vedere.
Quali sono stati finora i vostri progetti più impegnativi e gratificanti?
Nonostante siamo ancora agli inizi come crew, in un solo anno e mezzo abbiamo portato a termine molti lavori in tutta Italia e questo ci rende orgogliosi.
Ogni estate realizziamo il Graffiti Summer Tour che prevede il nostro intervento in varie manifestazioni di Urban Art in tutta Italia. Questo è sicuramente il progetto che più ci permette di esprimerci liberamente e viaggiare stando sempre a contatto.
Però non possiamo dire che un progetto sia meglio di un altro perché ognuno ha una grande importanza per noi e così ogni opera che realizziamo, dalla più piccola alla più grande.
Quali sono i prossimi progetti?
Sicuramente continuare e ampliare gli orizzonti del Graffiti Summer Tour che nel 2022 arriva alla terza edizione.
Siamo molto concentrati nella rigenerazione urbana, stiamo cercando quindi di portare il nostro progetto in varie realtà italiane.
_______________________________________
Immagini © Artisti
Febbraio 2022
di Laura Vetter